Viviana Varese, vincitrice di “Champions of Change” per l’impegno verso la comunità LGBTQ+ e l’inclusione sociale.
La chef Viviana Varese, unica italiana tra i vincitori di “Champions of Change”, il riconoscimento internazionale per l’impegno verso la comunità LGBTQ+ a favore dell’inclusione sociale.
“Champions of Change”: alla sua prima edizione, la nuova iniziativa di 50 Best – organizzazione internazionale che premia i 50 migliori ristoranti del mondo – offre un importante riconoscimento a tre “unsung heroes” del mondo dell’ospitalità che hanno proposto e guidato un cambiamento positivo nonostante lo straordinario contesto vissuto negli ultimi 18 mesi. Presentato in collaborazione con S.Pellegrino, Champions of Change riconosce e celebra coloro che hanno utilizzato questo difficile periodo per promuovere un’azione significativa all’interno della propria comunità, che si inserisce nel programma 50 Best for Recovery volto a rilanciare il settore della ristorazione nel periodo post-pandemia.
Viviana Varese è una delle poche donne chef in Italia ad essere inserita nella Guida Michelin con una stella riconosciuta al suo ristorante, Viva, a Milano. Attivista a favore della comunità LGBTQ+ e, più in generale, sostenitrice dell’inclusione sociale, dopo aver vissuto in prima persona episodi di discriminazione, Varese fa parte di “Parabere Forum”, l’associazione no profit che mira a rafforzare il ruolo delle donne che lavorano nell’ospitalità. Nella primavera del 2021 la chef, non solo ha riaperto Viva, ma ha anche lanciato il nuovo ristorante W Villadorata in Sicilia. Un concetto orientato all’inclusione sociale del personale, senza distinzione di genere, razza, età e orientamento sessuale. Oltre ad assumere e formare gli over 60 che hanno perso il lavoro, Varese collabora con fornitori che impiegano persone con disabilità per realizzare i piatti e le ceramiche dei suoi ristoranti.
Il 2021 offre opportunità di cambiamento positivo all’interno di un settore che si sta ricostruendo e rimodellando con maggiore attenzione ai temi dell’inclusione e della sostenibilità, come dimostra l’importante lavoro svolto dai tre vincitori. 50 Best for Recovery, che ha promosso una campagna di raccolta fondi per il mondo della ristorazione, farà una donazione sostanziale a ciascuna delle cause sostenute dagli chef, garantendo nuova vita ai loro progetti e, quindi, stimolando un progresso a lungo termine.